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Milano, 17 settembre 1952. Nel laboratorio di fisica
sperimentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, due
uomini sono chini su avveniristici strumenti. Uno è padre
Agostino Gemelli, medico e specialista di fisica e
noto al mondo soprattutto per aver fondato l’Università
Cattolica ed esserne stato rettore, a Milano, per quarant’anni.
Padre Gemelli è anche presidente della Pontificia Accademia
delle Scienze. Chinato al suo fianco c’è padre Pellegrino
Ernetti, specialista di musica prepolifonica, cioè quella
musica che va da duemila anni prima della nascita di Cristo
fino al 1200 circa. Padre Ernetti insegna al Conservatorio
di Stato di Venezia ed è un esperto di fisica quantistica e
subatomica. Da un magnetofono a filo proviene un canto
antico che rimbalza sulle pareti e si frammenta tra gli
strumenti del laboratorio. E’ un canto gregoriano. Padre
Gemelli è convinto che eliminando le armoniche dal canto sia
possibile ottenere un suono più puro. E’ questo che i due
scienziati stanno cercando di fare.
.... e proprio
qui prende piede uno dei più affascinanti enigmi della
storia dell'uomo: la possibilità di percepire segnali
provenienti dal passato.
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